L’obbligo dei vaccini per ridurre i costi economici e sociali
Non assicurano ancora
alcuna immunità di gruppo
ROBERTA VILLA, MEDICO DIVULGATORE
In molti Paesi, Svizzera compresa, si è discusso se il vaccino contro Covid-19, quando arriverà, dovrà essere reso obbligatorio per proteggere la collettività intera dalla pandemia. Dai dati finora disponibili non sembra però che i primi prodotti che arriveranno sul mercato avranno la capacità di indurre quella che viene chiamata "immunità di gruppo" o, con una metafora non molto felice, "immunità di gregge", una protezione diffusa che crea una sorta di barriera a tutela dei più fragili, di chi non è ancora vaccinato o di coloro in cui la vaccinazione non ha suscitato una risposta sufficientemente vivace.
La protezione che potranno conferire, tra l’altro solo in una porzione dei vaccinati, probabilmente sarà solo individuale, per cui un obbligo non potrebbe essere giustificato dall’interesse della comunità, se non quello di ridurre i costi economici e sociali dell’assistenza.
Entrambi i vaccini già prenotati dall'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) sono inoltre stati realizzati con metodi completamente innovativi. Per quanto le sperimentazioni in corso e altre condotte in passato su prodotti simili siano rassicuranti, la prudenza suggerisce di evitare di imporli.
D’altronde, soprattutto per i primi mesi, e in particolare se all’inizio sarà approvato uno solo dei candidati, il problema potrebbe essere il contrario, quello cioè di una domanda da parte del pubblico, ansioso di mettersi la pandemia dietro le spalle, molto superiore all’offerta disponibile di vaccini.
Anche in Svizzera, come negli altri Paesi, si dovranno quindi stabilire delle priorità, identificando le categorie che per prime dovrebbero riceverlo: in genere si considerano le forze dell’ordine, gli operatori sanitari, altri lavoratori in settori strategici essenziali. Subito dopo si dovrebbero proteggere le categorie a rischio, anziani e portatori di malattie croniche, e solo alla fine la popolazione generale. Ma anche queste decisioni dipenderanno dalle caratteristiche che emergeranno dalle sperimentazioni. Finché i vaccini non avranno passato tutti i test, con certezza non si può affermare nulla.
31.10.2020